Colloquio

COS’E’ UN COLLOQUIO DI LAVORO?

Uno strumento attraverso il quale un selezionatore cerca di valutare se il candidato sia in possesso delle caratteristiche previste per quel ruolo e, contemporaneamente, il candidato verifica se la posizione offerta sia in linea con le sue esigenze e aspettative.

COSA SI VALUTA DURANTE IL COLLOQUIO?

-HARD SKILLS

-SOFT SKILLS

-MOTIVAZIONE

IL COLLOQUIO E’ COME UN ESAME IN CUI L’ARGOMENTO SEI TU!

COME CI SI PREPARA AD UN COLLOQUIO?

Prima di tutto ricordati che il colloquio con un selezionatore inizia dalla TELEFONATA. Quando ricevi una chiamata in cui ti comunicano che il tuo curriculum è stato selezionato per un colloquio ricordati che il colloquio in realtà è già iniziato!

PRIMO ERRORE DA NON FARE! Evita assolutamente di “cadere dalle nuvole”

Quando ricevi una telefonata di lavoro devi collegare immediatamente l’azienda che ti sta chiamando al lavoro per il quale ti sei candidato. Per aiutarti in questo tieni traccia di tutte le aziende/agenzie alle quali invii il curriculum. Puoi creare un foglio excel o word con le candidature che invii. Questo ti aiuterà anche a tenere sotto controllo la tua ricerca lavoro.

INOLTRE…

  1. Studia l’azienda con cui fai il colloquio. (cerca informazioni sul sito internet dell’azienda, cerca di capire quali sono i valori e la mission aziendale, cerca di capire se ci sono degli aspetti comuni tra il tuo vissuto personale e professionale e l’attività dell’azienda)
  2. Sii professionale. (anche il modo in cui sei vestito deve trasmettere professionalità. Inizia a pensare il giorno prima all’abbigliamento più idoneo per il colloquio)
  3. Prepara delle risposte per le domane più frequenti.*
  4. Preparati delle domande da chiedere. (se hai delle curiosità o se hai bisogno di informazioni più dettagliate sulla mansione puoi rivolgerle durante il colloquio. Questo dimostra il tuo interesse nei confronti del lavoro)

ARRIVA PUNTUALE!

*QUALI SONO LE DOMANDE PIU’ FREQUENTI AD UN COLLOQUIO DI LAVORO?

MI PARLI DI LEI

Raccontati come professionista: inizia dagli studi, dalla Laurea ad eventuali master, o racconta del tuo percorso al liceo o alla scuola superiore, in breve cosa ti ha spinto a prendere quella scelta. Passa subito ad approfondire i principali incarichi lavorativi: le aziende per cui hai lavorato, le responsabilità che hai ottenuto il ruolo che hai ricoperto.

Infine, puoi raccontare brevemente le tue passioni personali, o le esperienze informali che hai svolto finora, meglio se inerenti alla posizione per cui ti stai candidando o se si tratta di tematiche di cui l’azienda si prende cura.

E’ mai entrata/o in conflitto con il Suo responsabile?

Questa è una delle domande difficili al colloquio  e si chiede di riportare un conflitto, un disaccordo su un progetto o anche di uno scontro tra personalità molto diverse.

Con questa domanda cercano di capire come hai affrontato la situazione.

Riesci a mettere da parte i sentimenti personali e a essere professionali?

Sei disposto/a ad ascoltare i punti di vista degli altri?

Lavori in modo collaborativo? 

Qual è la Sua debolezza più grande?

Tra le domande difficili al colloquio questa è una delle più delicate: molte persone danno la classica risposta “Sono troppo ordinato”. Ma menzionare un punto di forza come se fosse un punto debole può far pensare che non avete ascoltato la domanda o che non siete sinceri. Indicate invece un punto debole che ti stai sforzando di sconfiggere.

Come al solito la sincerità paga sempre molto e anche in questo caso sii sincera/o e trasparente. Condividi un vero tuo punto debole aggiungendo quali sono le piccole azioni che stai mettendo in pratica per migliorare questo tuo aspetto e quali risultati hai già raggiunto nel corso degli ultimi mesi. In questo modo dimostrerai professionalità e trasparenza nei confronti del selezionatore.

Dove si vede tra 5 anni?

Ovviamente si parla di una proiezione professionale nel futuro. Per rispondere a questa domanda devi concentrarti sui tuoi OBIETTIVI, e per definirli devi partire dalle tue competenze professionali e personali.

Cosa sai fare?

Cosa ti piace?

Cosa ti rende felice?

Perche’ vorrebbe lavorare qui?

SCOPO DELLA DOMANDA: capire come la tua esperienza può essere spesa all’interno della loro azienda, quali sono i vostri punti in comune.

I motivi possono essere diversi: ti piace il ruolo, ti piace l’azienda, hai risposto ad un annuncio a caso…

Per rispondere parti sempre dalle COMPETENZE: quali competenze che hai possono essere valorizzate all’interno di quel contesto?

Quali competenze nuove puoi apprendere da quel contesto?

Cosa potete darvi a vicenda?

QUALI SONO LE DOMANDE VIETATE DURANTE UN COLLOQUI DI LAVORO?

ART.8 STATUTO DEI LAVORATORI

E’ FATTO DIVIETO “al datore di lavoro di “effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore”.

VUOI AVERE FIGLI? VIETATA!

QUALCUNO LA AIUTA CON I FIGLI? VIETATA!

COSA FANNO I SUOI GENITORI? VIETATA!

LEI E’ RELIGIOSO? VIETATA!

Il motivo per cui un selezionatore fa queste domande, pur essendo consapevole che si tratta di domande vietate da una legge, è raccogliere quante più informazioni possibile sul candidato “approfittando” di una situazione in cui tendenzialmente chi fa il colloquio tende ad essere accondiscendente.

SOLUZIONI? Rispondere in maniera molto secca e diretta (si/no) senza dare spazio ad altre domande di approfondimento oppure esplicitare con educazione il rifiuto a voler dare una risposta.